A cura di Gianluca Macciocco
Quest’anno la Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) festeggia il 125 anniversario della sua nascita. Questo ci ha spinto come gruppo alla ricerca della nostra storia nel territorio romano, che si è rivelata ardua non sapendo al momento se è presente un archivio di gruppo.
All’interno dell’archivio storico della Presidenza diocesana di Roma dell’Azione cattolica italiana, che ha sede presso il Palazzo del vicariato Maffei Marescotti in via della Pigna 13 / a – 00186 Roma abbiamo trovato delle testimonianze del gruppo degli anni ‘10 del Novecento, momento interessante per la “nostra” storia perché sono gli anni della ricostituzione del circolo dopo la sospensione a divinis del fondatore don Romolo Murri.
Abbiamo rinvenuto una relazione del 1913 dove a partire da un estratto della rivista “Studium” (la rivista nazionale dell’epoca, quella che oggi è “Ricerca: nuova serie di Azione Fucina”) sappiamo le attività svolte dal gruppo in quell’anno accademico. Siamo entrati a conoscenza che il gruppo ha svolto attività intellettuali sotto la guida del suo presidente dell’epoca, dott. Francesco Aquilanti, ma allo stesso tempo ha continuato il percorso religioso portato avanti in precedenza da P. Zacchi con l’aiuto del prof. P. Cordovani.
Nello stesso anno il gruppo ha organizzato due dibattiti pubblici un primo sul “Nazionalismo” ed un secondo sul “La libertà d’insegnamento”.
Nelle sedute del primo dibattito sono intervenuti esponenti politici come l’on. Giulio De Frenzi (Luigi Federzoni), l’on. Meda, l’on. Coppola, l’on. Martini e l’on. Maraviglia. «Il contraddittorio, per quanto vivacemente nella più completa tranquillità e con la più squisita cortesia polemica, ha contribuito una delle più belle affermazioni pubbliche» del gruppo.
In quelle del secondo dibattito sono intervenuti il prof. Varisco, Cozzolino, il dott. Cingolani, il prof. cav. Grossi Gondi, l’avv. Pietro Pierantoni, il dott. Cenciani, il prof. Fornani sotto la moderazione del presidente Aquilani e del vice Giovanni Rotondo.
Queste non sono state le sole manifestazioni culturali del gruppo in quell’anno, poiché per esempio ha partecipato alla conferenza di padre Gemelli sui “Cavalli Pesanti di Elberfeld”, alla commemorazione del card. Capecelatro in cui è intervenuto il marchese Filippo Crispolti , la commemorazione degli studenti defunti nella guerra in Libia nella “Chiesa del Gesù”, alla quale partecipò anche il magnifico Rettore e partecipò anche a manifestazioni di carattere goliardico.
Ha partecipato anche a manifestazioni di carattere religioso come la processione del Carmine in Roma, all’inaugurazione della basilica Costantiniana in Albano, al centenario della Madonna di Capo Croce a Frascati, il Pellegrinaggio alla Sgci ed il Convegno di Marino.
Il Circolo aveva 220 soci attivi e 18 morali.
Abbiamo trovato inoltre dei questionari degli anni 1915 e 1916 sullo stato del gruppo.
Da quello del 1915 sappiamo che la sede del gruppo, donata dalla Croce Rossa, è situata in via della Scrofa 70 ed era aperta dalle 17 alle 21. La sede era dotata di sala lettura, la biblioteca era in allestimento ma erano presenti giornali come “Corriere d’Italia”, “Vita e Pensiero”, “Conquista”, “Civiltà Cattolica” ed il mensile “Gioventù Nova” (organo di stampa della Federazione Universitaria e l’abbonamento annuo costava ₤ 1). In sede erano presenti dame, scacchi, biliardo, domino, scherma e boxe.
Gli incontri tenuti durante l’anno erano di natura apologetica, filosofica, sociale, scientifica e natura varia, tenuti dai soci del gruppo e da oratori competenti.
Il gruppo aveva attenzione anche alla vita spirituale celebrando insieme ogni mese una Messa, partecipando alle funzioni della Gci (Gioventù Cattolica) e compiendo degli Esercizi Spirituali per la Pasqua.
Di quest’anno abbiamo l’elenco dei tesserati al gruppo, ma chi ha compilato il modulo ha annotato che l’elenco non è completo perché essendoci la Prima guerra mondiale in corso non è stato facile recuperare i dati di tutti i soci. Di quelli registrati sappiamo se sono iscritti all’ “Unione Popolare”, la loro parrocchia di riferimento, il loro domicilio, se hanno partecipato alle ultime elezioni, se facevano parte di un oratorio / congregazione Mariana, se appartenevano ad un circolo di cultura e se facevano parte alla conferenza di S. Vincenzo de Paoli.
Gli iscritti che compaiono nell’elenco sono: dott. Francesco Calanti, Cesare Persiani, Luigi Bandelloni, dott. Francesco Canevelli, Renato Orciani, dott. Carlo Girri, Federico Girri, Renato Narcisi.
Sappiamo che il numero dei tesserati è aumentato, i soci frequentanti sono il 25%, l’età è tra i 18 ed i 28 anni (normale per un circolo di studenti universitario) infatti si dice che la gente che si allontana dal gruppo lo fa perché ha conseguito la laurea e per questo motivo si sta creando la categoria degli ex soci (un Meic ante litteram).
Il gruppo provvedeva all’assistenza dei soci militari attraverso la corrispondenza con quest’ultimi, il giornale “Gioventù Nuova” e avvisando i diversi Circoli e Cappellani militari della residenza dei soci soldati.
Da quello del 1916 non sappiamo la locazione della sede del circolo, ma sappiamo che era aperta tutti i giorni eccetto i festivi, dotata di telefono (21250) di proprietà della parrocchia. È ancora presente la sala lettura con la biblioteca contenente 200 volumi, i giornali presenti sono “Gioventù Italica”, “Vita e Pensiero”, “Civiltà Cattolica”, “Cultura Moderna” ed il mensile “Gioventù Nova” (l’abbonamento annuo costa ₤ 1 ed è stato sospeso per la guerra). Come l’anno precedente erano presenti dei giochi (carte, dame, scacchi, ecc.).
Gli incontri erano di carattere scientifico-letterario, religioso e sociale, organizzati dall’assistente ecclesiale (P. Nobili) e da altri.
La vita del gruppo era curata attraverso una scuola religiosa e riunioni religiose nella chiesa “SS. Sacramentum”.
Dei soci rimasti a Roma quest’anno sappiamo che erano studenti e frequentavano l’oratorio / congregazione Mariana “S. Gerardo”, mentre dei soci militari sappiamo il nome, il reggimento, la compagnia, l’indirizzo, l’anno di nascita ed il ruolo nell’esercito.
Da queste ricerche si vede come la Fuci romana si è sempre interessata a tematiche rilevanti sia per sé che per il resto della società civile come si è visto dai dibattiti organizzati nel 1913, ed il suo metodo di approfondimento è stato sia incentrato al mondo socio-culturale ma anche a quello religioso, che verrà reso ufficiale dalla presidenza Righetti e da Giovan Battista Montini, quando diventerà assistente nazionale della Fuci.