L’impegno per la formazione è una delle caratteristiche originarie dell’Azione cattolica; per questo motivo sin da subito essa non ha trascurato di impegnarsi per i più piccoli.
I gruppi specifici per bambini e ragazzi vengono fondati ufficialmente nei primi anni Venti. Essendo l’Ac divisa in organizzazioni indipendenti, ogni ramo associativo curava le sue future generazioni attraverso le così dette sezioni minori: per la Gioventù di Ac gli Aspiranti, divisi successivamente in Aspiranti minori (10-13) e Aspiranti maggiori (13-15 anni) detti anche pre-Ju; i più piccoli erano curati invece dalle donne di Ac attraverso l’Associazione fanciulli, per bambini maschi dai 4 ai 10 anni divisi a loro volta nelle Fiamme bianche, rosse e verdi; la cura delle bambine era invece affidata tutta alla Gioventù femminile attraverso i gruppi di Piccolissime (prima dei 6 anni), Beniamine (6-10 anni) e Aspiranti (10-15 anni).
Tra le piccolissime della Gioventù femminile della parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme è iscritta Nennolina.
Nel 1937 viene stampato il primo numero de «Il Vittorioso», un giornale a fumetti per gli aspiranti della Giac italiana pubblicato fino al 1966 e distribuito nelle parrocchie e negli oratori.
Il Vittorioso nel 1947 lancia anche il Grest (nome costruito con le parole Gruppo estivo) per le attività estive degli aspiranti.
Durante gli anni Sessanta, nel rinnovamento conciliare, si cercano nuovi metodi per parlare di fede anche ai più piccoli, che intanto hanno superato in numero i giovani e le giovani effettivi di Giac e Gf. Si inizia così a parlare di Movimento ragazzi di Ac. A Roma il Movimento ragazzi viene inaugurato ufficialmente nell’aprile del 1966 con un congresso-festa dal titolo Noi ragazzi e centrato sul tema della scuola.
Con il nuovo Statuto del 1969 nasce l’Azione cattolica dei ragazzi (Acr) in cui confluiscono tutti i ragazzi dell’Ac che costituiscono un’articolazione distinta e con caratteristiche sue proprie.