

Anche a Roma, come in tutta Italia, è stata la stessa Armida Barelli a fondare la Gioventù femminile di Azione cattolica nel 1918.
Come avvenne a Roma lo racconta lei stessa:
Il cardinal vicario, S.E. il Cardinal Pompili, mi ricevette in seguito alla lettera del Cardinal Segretario di Stato; mi lasciò parlare, mi ascoltò in silenzio per un’ora. Quanto aprì la bocca per rispondermi mi sentii arrivare questa doccia fredda: «Nessuno è mai riuscito a convincermi della necessità dell’Azione Cattolica; crede lei di convincermi in un’ora?»
A. Barelli, La sorella maggiore racconta, edizione critica a cura di S. Ferrantin, P. Trionfin, Ave, Roma 2015, p. 50.
«Io no, Eminenza, ma il Sacro Cuore può farlo!»
Mi guardò stupito; che cosa passò nella sua mente, o meglio: che cosa fece il Sacro Cuore in quei due minuti di silenzio? Poi venne una decisione inattesa.
«Convocherò i parroci di Roma e Lei verrà e parlerà loro. A Roma, se non si ha l’aiuto dei parroci, non si potrà fondare la Gioventù femminile».
Mi prese uno spavento terribile: parlare ai parroci e ai parroci di Roma? e presente il Cardinale Vicario? Stato per cedere le armi e dissi al Cardinale: «No, no Eminenza, questo è proprio impossibile».
«Ma ora sono io che voglio» ribattè lui, ma poi, commosso dal mio spavento, aggiunse, con paterna bontà: «Presiederò io; parlerò io, poi Lei racconterà»… E così fu fatto.
Ma la notte precedente non potei dormire. Non facevo altro che ripetere la giaculatoria: «Sacro Cuore mi fido di Te! Non ha detto il Tuo Vicario: Dio l’aiuterà, glielo promettiamo?».
Anche a Roma la Gioventù femminile sorse, fiorì, ed ebbe un sacerdote santo per primo assistente e maestro della scuola di propaganda: don Angelo Serafini, fratello di mons. Giulio Serafini (divenuto poi cardinale) assistente generale delle Donne cattoliche»
Luglio 1928, nel cortile di San Damaso in Vaticano Pio XI incontra la Gfci in occasione del decimo anniversario dalla fondazione.
(Archivio dell’Azione cattolica italiana – Presidenza diocesana di Roma)