Cari maturandi, questa notte è ancora vostra!
Per accompagnarvi in questo momento così importante e intenso, con il Settore Adulti e l’Acr, abbiamo pensato ad un augurio speciale per tutti voi.
Cari maturandi,
non sarete soli domani
sentitevi abbracciati
accompagnati
sentitevi tenuti per mano.
Tutta l’Ac di roma
prega per voi,
ma soprattutto Uno:
il più grande dei poeti,
il più grande degli artisti,
il più grande degli inventori e dei maestri
sarà seduto accanto a voi.
Lui che conosce ogni paura,
ogni tremore,
ogni desiderio vero,
vi tiene tra le braccia
e vi dice:
“Tu sei prezioso ai miei occhi
vali più
del più grande
dei tesori”.
Coraggio, godetevi la strada
che fra poco si prende il volo.
Vi vogliamo bene e siamo tutti con voi,
siete dei fuoriclasse!
Azione Cattolica – Diocesi di Roma
Lettera di un professore
“Cari maturandi,
queste sono le ultime ore di attesa prima del vostro esame e voi sarete impegnati con le ultime pagine da ripassare, le ultime slide da completare, a ricevere le ultime raccomandazioni, e a finire gli ultimi preparativi per non rimanere indietro. Un grandissimo conto alla rovescia nel quale ogni secondo è un ultimo secondo prima di quell’ora fatidica che segna la chiusura di un percorso. Cinque anni di tensioni, di interrogazioni, di scale salite e scese, di merendine consumate tra i banchi, di sguardi d’intesa col proprio compagno di banco, di amori mai confessati e di amicizie infrante; cinque anni di voti ingiusti, di spiegazioni affascinanti, di foto scattate all’insaputa del prof di turno, di musica messa alla LIM tra un’ora e l’altra; cinque anni di “quest’anno fai tu il rappresentante”, di “non vedo l’ora che arrivi la gita”, di “ma quanto dura quest’ora?”; cinque anni di lacrime, studio, nottate passate sui libri, di giustificazioni e dieci in pagella; cinque anni che sembrano chiudersi in un’ora. Anche l’ultima notte, quella Prima degli esami, che per colpa di questa pandemia sarà strana, diversa, ha un sapore agrodolce, con buona pace di Venditti.
Da professore impegnato in una commissione d’Esame di Stato, mi sento però di dirvi che questa notte è ancora vostra!
È vostra perché non ci sarà niente di ultimo in questa notte, ma c’è tutto di nuovo. Paradossalmente, ogni fine che sentirete dentro di voi per ciò che è passato, sarà un nuovo inizio! L’Esame di Stato rappresenta sì un momento impegnativo, faticoso, per alcuni anche drammatico. Ma non è altro che un trampolino che vi permetterà di fare cose grandiose nella vostra vita. Ogni ora spesa a migliorare il vostro elaborato, ogni ripetizione ad alta voce di quella poesia letta sempre meglio, ogni articolo della Costituzione imparato a memoria, ogni esperienza PCTO maturata, sono già adesso le fondamenta della vostra carriera universitaria o della vostra vita lavorativa; sono le basi per la vostra vita da cittadini maturi e consapevoli; è ciò di cui avrete bisogno per essere donne e uomini migliori.
Il giorno dell’esame vestitevi al meglio per far vedere la bellezza delle vostre persone; sfoggiate il vostro miglior sorriso per sottolineare a tutti i vostri professori che non state lì impauriti, ma desiderosi di dare il massimo; abbiate un eloquio sveglio, fresco, rispettoso, perché il Presidente di commissione vi veda già adulti e in grado di governare la vostra vita; sorridete con gli occhi, prima ancora che con le labbra, perché voi per primi possiate essere consapevoli che questo virus ha solo tolto una routine alla quale eravamo abituati, ma non il vostro desiderio di iniziare quel cammino nuovo, inedito, che vi porterà alla vostra vocazione piena, a realizzare quello che dentro di voi sta maturando e sta trovando una direzione precisa.
Noi professori saremo lì, col cuore colmo di gioia nel vedervi concludere questo cammino e con la speranza che al di fuori della scuola sarete ciò che serve a questa società così pazza. Vi abbiamo accompagnato in questi anni e vi lasciamo lì dove vi abbiamo trovato, all’ingresso della scuola. Sempre lì vi aspetteremo se vorrete venire a trovarci.
In bocca al lupo, fatevi valere!
Marco Caporicci (Professore di Scienze umane)
Preghiera dello studente
O buon Dio, tu che scrivi dritto sulle linee storte, poggia il tuo sguardo attento sulle mie giornate. Attraversa i miei pensieri, ascolta le mie parole, fammi compagnia nelle relazioni e governa i moti del mio cuore.
Al tuo passaggio possa la paura scoprirsi l’attesa del coraggio, le ansie risolversi in risolutezza e i mille dubbi mutarsi in fiducia nel dono della vita che, in Te, ha da darmi molto più di quanto io possa immaginare, più abbondantemente di quanto io possa programmare!
Ti ringrazio perché ti fai vicino, ti chiedo perdono perché non sempre approfitto della tua presenza costante!
Fa’ che il mio impegno nello studio mi sia d’aiuto per conoscermi meglio, per crescere ancora un po’ e per fare qualcosa di buono per gli altri. Provvedi che io studiando possa essere felice e fa’ che il mio studio contribuisca a rendere questo mondo migliore!
Studiare possa aprire la mia mente e dilatare il mio cuore così che io possa accogliere e custodire la varietà del mondo e dell’umanità che ci hai donato, senza limiti nello spazio, oltre i tempi della storia!
Tienimi al riparo dai sogni troppo piccoli, dalla paura della fatica e dal mio egoismo: proteggi i miei sogni più audaci, prenditi cura del futuro insondabile al mio piccolo sguardo, dammi occhi per riconoscerti e orecchie per ascoltare la tua voce!
Quando nella mia cameretta, steso sul letto, fisserò il soffitto, io saprò che non sono solo al mondo; che oggi e sempre, qualunque prova la vita mi metterà davanti, Tu sei con me, per sempre. Fedele, per sempre, non c’è da aver timore!
In bocca al lupo ragazzi!
Bravi. Sobrio ma intenso. Complimenti