Sabato 2 marzo si è svolta la tradizionale “Giornata di spiritualità, fraternità e ricerca” del settore adulti dell’Azione Cattolica di Roma.
Per il cammino quaresimale di quest’anno – in cui ricorrono i 1700 anni della edificazione della basilica lateranense e in cui ci prepariamo al giubileo del 2025 dal titolo “Pellegrini di speranza” – abbiamo vissuto il tradizionale itinerario di arte, fede e preghiera tra la Basilica di S. Giovanni in Laterano, il Battistero e la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, accompagnati da alcuni passi dell’enciclica ”Spe Salvi”.
A S. Giovanni in Laterano, dopo aver approfondito la conoscenza della storia e delle opere d’arte della Basilica, abbiamo con fede contemplato la Porta Santa che verrà aperta con l’inizio del Giubileo, e ripercorso, tra antico e nuovo Testamento, gli avvenimenti della storia della salvezza, con la certezza che Dio cammina con l’uomo sempre, e anche oggi, in questo nostro tempo tanto tormentato che sempre però può aprirsi alla speranza. La visita al Battistero, con il ricordo del sacramento del Battesimo, ci ha fatto gustare in profondità l’ essere immersi in questa storia di salvezza, che riguarda ciascuno di noi, Figlio unico e prezioso nel suo valore; e con questa certezza ci siamo poi messi in cammino per arrivare alla Basilica di S. Croce in Gerusalemme. Lungo la strada, percorsa in fraternità, abbiamo visto persone, incrociato volti, situazioni di vita… e tutto abbiamo portato in preghiera nella Basilica, dove, sui passi della Spe Salvi, abbiamo sperimentato come la speranza si eserciti principalmente nei tre luoghi privilegiati di cui parla l’enciclica: la preghiera (vissuta con la purezza delle parole della piccola Antonietta Meo nella cappella a lei dedicata), l’azione (che ha mosso quella coraggiosa dedizione di S. Elena al ritrovamento della croce di Cristo) e la sofferenza, con un intenso momento di contemplazione e preghiera nella cappella delle reliquie della Passione.
Con la splendida accoglienza di don Alessandro, parroco della basilica di S. Croce, abbiamo vissuto una bellissima esperienza di fraternità nel meraviglioso antico refettorio monastico; e poi, nel pomeriggio, Don Francesco Scalzotto ci ha guidati lungo la storia del giubileo e condotti nel significato proprio del prossimo Giubileo, e della speranza cristiana cui esso è dedicato. Ringraziamo il Signore per questa esperienza sempre intensa di comunione e di spiritualità, di fraternità e di ricerca, che nei tempi forti ci dà l’opportunità di vivere insieme, raccolti nel suo Nome… come pellegrini di speranza!