La testimonianza dell’impegno di un genitore nel Consiglio d’Istituto della scuola dei suoi figli
Domenica 17 e lunedì 18 novembre si svolgeranno nelle scuole del Lazio le elezioni dei Consigli d’Istituto.
Il Consiglio d’Istituto è l’organo più importante della scuola perché adotta gli orientamenti generali e decide sugli aspetti economici e organizzativi generali dell’istituto. Esso è uno degli organi collegiali scolastici istituiti negli anni Settanta come risposta alle richieste di partecipazione e di profondo rinnovamento della scuola che da più parti si levarono in quel periodo, basti ricordare tra tutti all’esperienza di don Milani con la scuola di Barbiana. Da allora, dunque, cominciarono ad assumere un ruolo nuovo e attivo anche i genitori.
Anche se i tempi sono cambiati rispetto a quelli in cui ebbero origine queste organizzazioni, quello di rappresentante scolastico può ancora essere inteso come una forma importante di servizio e di impegno civile e sociale. L’ottica è quella di contribuire al bene comune, al benessere di tutti i bambini e i ragazzi della scuola, impegnandosi in prima persona a costruire una vera comunità educante.
In questa pagina accogliamo la testimonianza di un aderente di Ac di Roma che ha svolto per molti anni il servizio di presidente del Consiglio d’istituto nella scuola dei suoi figli.
Per maggiori informazioni sul servizio come rappresentante in consiglio d’istituto è possibile scrivere all’equipe adulti dell’Ac di Roma alla mail segreteria@acroma.it.
Il Settore adulti invita tutti anche a seguire il webinar che si terrà martedì 5 novembre alle 21:00 sul canale Youtube e Facebook degli Adulti di Ac di Roma e che sarà tutto incentrato sulle povertà educative e la comunità educante.
Sono da sei anni nel Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo Sinopoli Ferrini di Roma e da tre anni sono Presidente del Consiglio d’Istituto.
Ho pensato che la carriera e le esperienze accumulate mi imponevano di rimettere nel sociale e nella mia comunità parte delle conoscenze per cercare di essere d’aiuto.
Ho pensato fosse giusto impegnarsi nella scuola e ciò perchè è la base dalla quale si può costruire tutto: è il futuro della nostra società.
Ho trovato un mondo che in parte è respingente e quella parte è quella che pronuncia il classico “facciamo così perché abbiamo sempre fatto così”.
Ma c’è un’altra parte della scuola fatta di docenti e dipendenti bramosi di migliorare, di formarsi.
Che hanno capito l’evoluzione della società e la stanno interpretando attraverso un’evoluzione, non naturale, del loro ruolo: ieri i docenti avevano il solo compito di formare i bambini e ragazzi, oggi a quel compito si è spesso aggiunto anche quello di educare.
C’è tanto da fare…
Io credo che ad un certo punto ognuno di noi debba sentire il dovere di dare un contributo, perchè è indispensabile dare un contributo nel creare valore a ciò che ci circonda.
Ed è quello che cerchiamo di fare tutti noi genitori, membri di questo Consiglio.
Luigi Morva