Il Corriere dell’ACR #21: Il Gruppo, il miglior luogo per crescere!

Noi ragazzi dell’ACR di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi ci siamo interrogati su qual è il significato di “gruppo”. Specialmente in un periodo come questo è giusto ricordare, che i nostri gesti quotidiani possono migliorare la vita di chi ci circonda. Il vivere in comunione con il prossimo è alla base dell’insegnamento di Gesù.

Cosa cerchiamo in un rapporto di amicizia?
Partendo dalle caratteristiche che stanno alla base del gruppo, ovvero le relazioni, ci siamo fatti questa domanda; i più piccoli tra noi (9-11) hanno risposto così:
“Gli amici che cerco devono essere sinceri, educati e non devono dire
le bugie” (Sofy)
“Nei nuovi amici cerco l’educazione e la sincerità”  (Gabry)

I due elementi indispensabili per noi, nei rapporti di amicizia, sono la sincerità e la gentilezza; in più c’è anche chi vuole vedere nei propri amici un comportamento di rispetto nei confronti dei più grandi. Il dire parolacce e la maleducazione sono due aspetti ai quali non rimaniamo indifferenti.

D’altro canto, i ragazzi della fascia dei 12-14, hanno sottolineato come tra le qualità più importanti da ricercare in un amico sono la complicità, la fiducia e la condivisione di alcuni interessi.

Partiti da ciò che cerchiamo nel singolo, siamo passati a chiederci: Cosa ci aspettiamo dal gruppo?
“Da questo gruppo io mi aspetto che ci sia sempre empatia e che non ci si senta superiori come alcune volte capita” (Flavia)
“Mi aspetto di crescere, anche poco, ma crescere” (Paolo)

Si vede così che nel nostro percorso di crescita, sentiamo la necessità di essere compresi e accettati dagli altri, e soprattutto avere autostima di sé. C’è inoltre chi reputa importante fare nuove esperienze, cercando di vivere situazioni diverse, non solo per il gusto della novità, ma anche per avere maggior conoscenza di sé, dei propri gusti e tendenze.

Come vivi il gruppo e nel gruppo?
I più grandi tra noi hanno risposto che per loro vivere in un gruppo significa, in primis vivere esperienze insieme, le quali sono alimentate dal divertimento. C’è chi vive il gruppo più attivamente, chi invece preferisce ascoltare, ma tutti comunque abbiamo questo desiderio: trascorrere del tempo insieme divertendoci.
I più piccoli invece, hanno risposto che la vita nel gruppo è vissuta molto serenamente. Perchè sanno cosa vogliono , quel che desiderano e cosa si aspettano dagli altri, quando non trovano ciò che cercano, lasciano quella realtà per un’altra.

Per concludere, il gruppo è dove si cresce e si impara a convivere con gli altri, tra i dubbi e le richieste che come ragazzi ci poniamo sulle relazioni e il gruppo stesso. Bisogna impegnarsi affinché si possa creare qualcosa di saldo. Soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, siamo contenti di vedere che c’è sempre (e forse anche più fortemente) il desiderio e la volontà di vivere esperienze di gruppo.

Curiosità sull’amore: nel gruppo si provano le prime emozioni forti
C’è, poi, chi nel gruppo instaura delle vere e proprie relazioni d’amore. È naturale che, nella prima giovinezza, la scoperta dell’altro sesso, unita ad una forte amicizia, faccia immediatamente scaturire sentimenti nei cuori di noi ragazzi. Molti di noi mantengono almeno una relazione amorosa, magari non stabile, ma comunque travolgente (tanto da poterla raccontare con gioia, senza vergogna). L’amore per noi è: vivo, sereno, spensierato, non impegnativo. Il gruppo è, quindi, il terreno fertile dove nascono e crescono le emozioni più intense.

Articolo a cura dell’ACR di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi


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