Il Corriere dell’ACR #18: Che cosa sono i diritti?

Per diritto si intende “l’insieme di principi codificati allo scopo di fornire ai membri di una comunità regole oggettive di comportamento su cui fondare una ordinata convivenza”.

I diritti non sono sempre esistiti, possiamo dire che sono nati nel 539 a.C quando Ciro il Grande, primo re di Persia, libera gli schiavi, stabilisce l’uguaglianza tra le etnie e dichiara che ognuno ha il diritto di scegliere la propria religione. L’idea dei diritti si diffonde in India, Grecia e a Roma, dove nasce il concetto di “legge naturale”, secondo il quale ognuno ha scritte dentro di sé alcune regole e principi fondamentali.

Inizialmente non tutti i re ed imperatori erano favorevoli alla concessione dei diritti al popolo e quest’ultimo, in molte nazioni, dovette lottare per ottenerli.

Nel 1215 ci fu una svolta nei diritti umani con la firma della Magna Carta da parte del re d’Inghilterra. Tra i diritti più importanti in essa contenuti, vi erano quello della Chiesa di essere libera dall’interferenza del governo, il diritto di tutti i cittadini liberi di possedere ed ereditare la proprietà e di essere protetti da tasse eccessive.

Con la Petizione dei diritti del 1628 viene stabilito che le tasse non possono essere aumentate senza il consenso del parlamento, ai soldati dev’essere garantito un alloggio, e non si può essere arrestati in assenza di prove. 

Un’ulteriore svolta ci fu con l’Indipendenza degli Stati Uniti d’America nel 1776 e la successiva Costituzione, redatta a partire dal 1787.I primi 10 emendamenti sono racchiusi nella Carta dei Diritti, entrata in vigore il 15 dicembre 1791. Essa protegge la libertà di parola e di religione, limita i poteri dello stato e proibisce punizioni e condanne arbitrarie senza l’esecuzione di un regolare processo pubblico di fronte a una giuria imparziale.

La Prima Convenzione di Ginevra fu firmata il 22 agosto 1864 da 12 stati, per migliorare le condizioni dei feriti delle forze armate in battaglia e per proteggere. Stabiliva le regole per la protezione delle vittime nei conflitti e obbligava a curare tutti i feriti senza distinzione. Il personale medico e le relative attrezzature sarebbero stati contrassegnati dal simbolo della Croce Rossa, creata l’anno prima, per essere riconoscibili e protetti.

Gandhi, avvocato indiano, si impegnò molto nella lotta per i diritti, ma scelse la via della non violenza. Ad esempio, per protestare contro la legge ingiusta che impediva agli Indiani di produrre il sale e li obbligava a comprarlo dagli Inglesi, marciò assieme alla folla fino al mare, raccolse un secchio d’acqua e facendola evaporare produsse del sale. In seguito, nel 1948, portò il suo stato a ottenere l’indipendenza dall’Inghilterra.

Le Nazioni Unite sono un’organizzazione fondata nel 1945, cui aderiscono 193 nazioni e ha la sua sede principale a New York. Il suo obiettivo è mantenere la pace e la sicurezza nel mondo. Eleanor Roosevelt, delegata degli Stati Uniti per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si batté molto per i diritti, portando alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948. Inizialmente fu firmata da 48 paesi, 8 si astennero e 2 non parteciparono al momento del voto. Racchiude al suo interno alcuni concetti basilari come la libertà e l’uguaglianza di ogni individuo, sottolinea l’importanza di alcune libertà fondamentali, come quella di culto, e cura l’interesse della collettività. 

Articolo a cura dell’ACR di San Romano Martire


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