Al nostro gruppo 9-11 dell’ACR di San Giustino di Roma è stato chiesto cosa significassero le espressioni “voler bene” e “volersi bene” e abbiamo cercato di rispondere mettendo in un unico testo tutte le nostre opinioni, aiutandoci con il metodo della scrittura collettiva di don Milani.
Noi 9-11 crediamo che due persone si vogliano bene quando si amano, si aiutano l’un l’altra e si rispettano, non dicendosi delle cattiverie o non facendosi dei dispetti. Molte volte è facile voler bene a qualcuno, ma un po’ meno dimostrarglielo. Secondo noi si può far capire ad una persona che è amata standole vicino, sopratutto quando è triste, abbracciandola quando la vediamo, dicendole sempre delle cose belle e aiutandola quando ne ha bisogno. Il nostro gruppo 9-11 pensa che sia difficile anche accorgersi di avere accanto delle persone che ci vogliono bene. Portando l’esempio della nostra vita possiamo dire che queste persone ci dimostrano il loro affetto aiutandoci quando non sappiamo qualcosa o preoccupandosi di come stiamo quando cadiamo e ci facciamo male, mantenendo tutti i nostri segreti e parlando sempre bene alle nostre spalle.
L’espressione “volersi bene” invece significa che una persona vuole bene a se stessa. É molto importante essere capaci di amare se stessi e si può imparare a farlo accettandoci così come siamo, riconoscendo la ricchezza di ciò che possediamo e rispettando le emozioni che proviamo.
Quando qualcuno discute con la persona a cui vuole bene o quando si arrabbia con se stesso non bisogna pensare che il bene che c’era in quella relazione sia scomparso: anche se due persone non si parlano perché hanno discusso continueranno comunque a volersi bene.
Articolo a cura dei 9-11 dell’ACR di San Giustino. Redazione 9-11: Carol Craparotta, Pamela Pendenza, Paolo Pantano, Marta Stabile e Benedetta Rapisarda.