Il Corriere dell’ACR #17: La Musica: da mezzo di comunicazione a valvola di sfogo

La prima forma di musica è nata nel basso Medioevo, con Papa Gregorio Magno, con funzione religiosa e da allora la sua evoluzione nel tempo è stata sempre più veloce e complessa. Fino ad arrivare ai giorni nostri, dove ormai esistono infiniti generi musicali: rock, metal, pop, rap fino ai generi più recenti con indie e trap.

Per noi adolescenti assume un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni, ci aiuta a esprimere e capire le nostre emozioni e talvolta ci permette di evadere dai nostri piccoli grandi problemi quotidiani. In questa fase di cambiamenti, la musica è la nostra isola felice in cui possiamo chiuderci dal resto del mondo e liberare i nostri pensieri.

Sant’Agostino vescovo e filosofo, affermava “Chi canta prega due volte”. Anche durante la celebrazione eucaristica la musica ha un ruolo fondamentale, grazie all’aiuto del coro, accompagna l’assemblea nei diversi momenti della messa e ci permette di entrare a pieno nella preghiera. Esistono canti adatti per ogni momento, da quelli un po’ più gioiosi a quelli più lenti e profondi; da quelli legati al Natale ai canti di resurrezione. A volte, durante la celebrazione, capita di chiudere gli occhi e ascoltare attentamente ogni parola, farla propria, entrarci dentro fino a far parte del canto.

Durante questo lungo, davvero troppo lungo, periodo di emergenza sanitaria, la musica è stata per noi adolescenti un ancora di salvezza a cui aggrapparci, anche semplicemente per combattere la noia dei lunghi pomeriggi di lockdown.

E’ magico come ognuno di noi abbia una canzone che ascolta particolarmente per ogni situazione. Personalmente mi capita nei momenti di difficoltà sento spesso la canzone “My body in a cage” di Peter Gabriel. La canzone parla di un uomo che ha sofferto molti traumi e il cui corpo gli funge da vera e propria prigione. La ascolto perché ho affrontato alcuni problemi e nonostante la canzone sia interpretata da una voce anziana, si può relazionare con tutte le età.

Quando invece sono arrabbiato, o quando credo di aver ricevuto una forte ingiustizia decido di ascoltare canzoni heavy metal, che nonostante sembrino spaventose, in realtà la maggior parte di loro parla di come ognuno abbia dei “demoni” da combattere ogni giorno. A volte invece cambio proprio genere e ascolto le parodie per farmi una risata.

Credo però che il miglior tipo di canzoni, sono quelle più tranquille, in cui provo a rilassarmi, ed un ottimo esempio è “Chosing Cars” di Snow Patrol, in cui il protagonista desidera solo sdraiarsi a fare nulla, insieme ad una persona con cui parla. Quanto descritto non è oziare, come alcuni potrebbero pensare, ma bensì un semplice ignorare il mondo circostante, e semplicemente godere della vita. Un’ altra canzone che ci tengo a menzionare è “Heroes” di David Bowie dove spiega come possiamo essere eroi per un giorno.

La musica è l’unico modo che abbiamo di fuggire, senza dover uscire da casa. Specialmente in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte.

Articolo a cura dell’ACR di Santa Maria Madre della Misericordia


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