Vi vogliamo raccontare come abbiamo passato questo periodo tra balconi di casa e strade: siamo un gruppo di ragazzi dell’ACR di Roma tra gli 11 e i 14 anni.
<<Io sono Giulia e uno dei momenti prima del Corona-virus che più mi piace ricordare è l’ultimo campo-scuola fatto con l’ACR. Le cose che mi hanno divertito di più sono state: svegliarsi la mattina con la musica, i momenti tutti insieme durante i pasti, le serate passate a giocare e le nottate a fare gossip con le mie amiche e compagne di stanza, come se fosse un pigiama party. Mi è mancata molto l’ACR in questo periodo.>>
Tutti insieme abbiamo ricordato anche varie libertà che abbiamo perso: uscire con gli amici, fare le partite di calcio, sedersi al tavolo tutti insieme e fare feste senza preoccupazioni.
<<Noi siamo Manuel e Matteo e pensiamo che sia stato difficile affrontare il lockdown, ma tra una risata e mille partite alla play, il tempo è passato. Abbiamo dedicato più tempo a noi stessi e alle relazioni in famiglia, ad esempio insieme abbiamo ricominciato a giocare a biliardino e ai giochi da tavola. Una cosa positiva è stata svegliarsi tardi tutte le mattine e sinceramente anche seguire poco le video-lezioni. Io (Manuel) addirittura mi sono ingegnato e ho dipinto 2 tavole di legno con il colore verde lime, le ho disposte davanti alla videocamera e ho messo una mia foto, stile green screen.>>
Infine ci siamo chiesti quali siano le nostre speranze e i nostri desideri per il futuro: molti di noi sperano che tutto torni come prima, che si possa riprendere a viaggiare per il mondo, andare ai concerti e fare i campi-scuola, uscire di più con gli amici e giocare a pallone, ma soprattutto non vediamo l’ora che tutto questo finisca per poter riabbracciare i nostri cari, soprattutto i nostri nonni.
Articolo a cura del gruppo 12-14 dell’ACR di San Barnaba
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