L’eredità di Vittorio Bachelet: a RaccontACI ascoltiamo le voci del parroco e del Presidente AC parrocchiale di San Roberto Bellarmino
Proseguono gli incontri della Presidenza e del Consiglio diocesano dell’Azione Cattolica di Roma con le parrocchie romane per conoscere meglio la realtà e la presenza associativa nella città: una delle ultime parrocchie visitate è stata quella di San Roberto Bellarmino nella zona Parioli, che è stata la parrocchia di Vittorio Bachelet. Roberta Zoppo ha intervistato per la rubrica RaccontACI il parroco, don Antonio Magnotta, e il Presidente AC parrocchiale, Flaviano Bruno, sulla storia della parrocchia e sulla vita dell’associazione.
“La nostra parrocchia è nata nel 1933 dopo la canonizzazione di Roberto Bellarmino, deceduto nel 1621 e riconosciuto santo nel 1931- inizia a raccontare don Antonio – E’ stato un grande teologo e vescovo, formatore di futuri gesuiti e Rettore del Collegio Romano. Inizialmente la parrocchia è stata guidata dalla Compagnia di Gesù; dal 2003 sono stati inseriti anche i sacerdoti del clero romano”.
“Le esequie di Vittorio Bachelet si sono tenute in questa parrocchia- prosegue don Antonio – Dall’ambone il figlio di Bachelet ha rivolto delle parole di perdono agli uccisori del padre: questa grande testimonianza di fede è una parte importante dell’eredità che Vittorio Bachelet e la sua famiglia hanno lasciato alla nostra comunità. Il prossimo anno gli verrà dedicata una sala parrocchiale”.
“L’AC parrocchiale ha ripreso vita in questi ultimi anni- conclude don Antonio -La vita associativa tipica dell’AC risponde alla sete di relazione che avevamo intercettato. Don Alfredo Tedesco, attuale vice parroco e direttore della Pastorale giovanile, ricopre in questo momento anche il ruolo di Assistente diocesano ACR. Proprio quest’anno siamo arrivati alla formula dell’adesione, dopo tre anni di cammino di ripresa: l’ACR è particolarmente numerosa, il gruppo Giovanissimi è molto attivo ed è partito un gruppo Adulti”.
“La storia dell’AC parrocchiale è molto lunga- racconta Flaviano Bruno, Presidente parrocchiale -Inizia infatti con la fondazione della parrocchia negli anni ‘30. Si è poi interrotta negli anni ‘50 e ora siamo ripartiti insieme al parroco. Ci siamo ispirati alla storia per proporre alla comunità parrocchiale il cammino associativo: ci abbiamo lavorato e ragionato un paio d’anni prima di proporlo. Il centro diocesano di AC ci ha aiutati molto in fase di preparazione e ha poi partecipato alla giornata fondante di rilancio dell’associazione”.
“Quella di Bachelet è un’eredità importante e sempre presente- conclude il Presidente -La nostra ripartenza riprende un cammino interrotto che nel territorio ha salde radici. Stiamo lavorando per proporre un messaggio chiaro e di qualità”.