Sul territorio: a RaccontACI l’intervista a Maria Letizia Rocchi, Presidente dell’AC della parrocchia San Leonardo ad Acilia
Proseguono gli incontri che la Presidenza e il Consiglio diocesano dell’Azione Cattolica di Roma hanno intrapreso all’inizio del cammino associativo 2022/23. In questa puntata di RaccontACI, Roberta Zoppo ha intervistato Maria Letizia Rocchi, Presidente parrocchiale dell’AC di San Leonardo ad Acilia, l’ultima parrocchia visitata appunto dalla Presidenza e dal Consiglio.
La storia
“La nostra parrocchia è nata nel 1928 circa ed è stata subito affidata ai frati francescani- inizia a raccontare la Presidente -Nella zona di Acilia, all’epoca, non c’era quasi nulla: lentamente è sorto il pronto soccorso, poi è stato costruito il convento delle suore battistine. Ma oltre a questo, c’erano ancora solo dei prati coltivati e un’unica strada. Nei decenni successivi, la zona si è popolata e sviluppata, fino ad essere oggi una borgata abbastanza estesa”.
Gli anni recenti
“A livello parrocchiale, da alcuni anni, i frati non ci sono più perchè erano diminuiti di numero e non avevano più possibilità di ricoprire tutte le necessità della parrocchia che, nel frattempo, si è ingrandita- prosegue Maria Letizia Rocchi -La parrocchia è stata affidata da due anni circa ai sacerdoti dell’associazione pubblica di Fedeli Figli di Sant’Anna, nata come ramo maschile dell’Istituto delle Figlie di Sant’Anna, fondata dalla beata Anna Rosa Gattorno”.
“Questi sacerdoti sono molto attivi- spiega Maria Letizia Rocchi -Si occupano in particolare di mantenere le tradizioni, come le celebrazioni e quanto faceva parte del passato, ma stanno anche introducendo iniziative che riguardano la beata Anna Rosa. Non solo- aggiunge -Seguono molto e cercano di accompagnare nella formazione i bambini, i giovani, i fidanzati e le giovani famiglie. La parrocchia è dunque molto vivace da questo punto di vista”.
Il gruppo Adulti
“Durante la visita, il Consiglio diocesano ha ascoltato attentamente la storia della nostra parrocchia e anche la nostra storia come gruppo Adulti di AC- conclude la Presidente -Ormai siamo una decina e non più molto giovani. La nostra principale difficoltà è l’utilizzo della tecnologia, quindi non riusciamo a seguire bene i progetti e le proposte a livello diocesano”.