L’umiltà di San Giuseppe: a RaccontACI la riflessione di Giuseppe Di Sabatino, Segretario diocesano MLAC di Roma e Consigliere del Settore Adulti dell’AC diocesana, sulla festa di San Giuseppe
Nella nuova puntata della rubrica RaccontACI, Flaminia Marinaro intervista Giuseppe Di Sabatino, Segretario diocesano MLAC di Roma e Consigliere del Settore Adulti dell’AC diocesana, vista la ricorrenza del 19 marzo, festa del papà e di San Giuseppe, sposo di Maria e protettore dei lavoratori (sebbene San Giuseppe lavoratore sia celebrato il primo maggio).
L’umiltà e gli insegnamenti quotidiani
“Nella sua umiltà, nella sua capacità di stare accanto a Gesù, senza compiere gesti clamorosi, possiamo contemplare la grandezza di San Giuseppe- dichiara Giuseppe Di Sabatino -Giuseppe ha saputo, con grande semplicità, essere presente nella vita di Gesù e insegnargli il mestiere. Non dimentichiamo, infatti, che Gesù ha imparato proprio da Giuseppe il lavoro di falegname: in questo possiamo vedere e riflettere sull’abnegazione di un padre che si dà totalmente al figlio, insegnandogli a lavorare”.
L’umiltà e l’accettazione di un progetto più grande
“In San Giuseppe possiamo vedere, più approfonditamente, la volontà di un uomo che si abbandona ad un progetto che non è per lui, ma per gli altri- continua il Segretario MLAC -Giuseppe non ha generato Gesù, ma lo ha accudito, lo ha cresciuto, ha portato avanti un progetto che non era per se stesso. Tutto questo ci trasmette un altro interessantissimo insegnamento: non è per forza il generare fisico che ci rende genitori, bensì è un generare diverso, un generare nell’animo e nello spirito che trasferisce su tutti noi il senso della genitorialità”.
L’umiltà che è testimonianza
L’essere genitori a prescindere dal generare fisico è dunque un mistero della fede: “Anche San Giuseppe si è abbandonato e ha accettato un mistero della fede: nella notte, tramite il sogno che ci viene raccontato nei Vangeli, capisce chi sarà il figlio che Maria porta in grembo- afferma Giuseppe Di Sabatino, proseguendo la riflessione –Papa Francesco, nella Lettera apostolica Patris corde, con una bellissima preghiera si rivolge a San Giuseppe, appunto, chiedendogli di mostrarsi padre anche per noi, di guidarci nel cammino della vita, di difenderci da ogni male.
Leggendo questa preghiera in questi giorni, è inevitabile dedicarla con forza a tutte quelle famiglie straziate dalla guerra in Ucraina, dove molti giovani o meno giovani e padri, da entrambe le parti, combattono al fronte”.
Di seguito, per concludere, si riporta la preghiera della Patris corde:
Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.