Carissimo Presidente,
scrivo pensandoti nel vivo del percorso di rinnovamento delle responsabilità e alla vigilia della Festa dell’Adesione.
So quanto il cammino verso l’assemblea parrocchiale elettiva possa essere stato segnato dalla fatica di tenere insieme tutto, di vivere il momento del discernimento nella tua comunità, con il desiderio di aiutare l’associazione a muovere qualche passo in avanti.
Coltivare la Speranza è un impegno per tutte le stagioni: non conosce inverni troppo freddi e piovosi, né terreni troppo brulli e aridi.
Con questo sguardo di gratitudine e di vicinanza ti scrivo alla vigilia di questa Festa dell’Adesione.
Abbiamo bisogno di segni che, almeno in parte, restituiscano il senso e il valore di quanto gratuitamente offriamo. E allora mi piace pensare che la passione che tu per primo continui a mettere in questa responsabilità sia il segno che sostiene e nutre l’impegno mio personale, nella Presidenza nazionale, e quello di tanti presidenti diocesani e parrocchiali: tutti al lavoro, insieme, con i nostri piccoli aratri.
A volte forse sembrerà di non trovare riscontri immediati, ma sono certo che tanto seme gettato con amore porterà presto le prime gemme.
Il Signore ci fa visita nei volti e nelle storie dei ragazzi, dei giovani e degli adulti che abbiamo incontrato. Il Signore ti benedice, ne sono certo, attraverso le vite delle persone che nel tuo servizio hai custodito. Possa essere questo il frutto da presentare all’altare dell’8 dicembre, in attesa di un raccolto ancora più abbondante… extra large!
Matteo Truffelli