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La tematica delle povertà educative non può non considerare uno degli ambiti più delicati in cui il minore si trova a dover fare i conti con le proprie fragilità e a dover metabolizzare i propri errori.
Si tratta del processo penale nei confronti di un minorenne.
L’art. 27, terzo comma, della Costituzione stabilisce che le pene “devono tendere alla rieducazione del condannato”. Mentre l’articolo 31, secondo comma, garantisce che la Repubblica si impegni a tutelare l’infanzia e la gioventù “favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.
Il processo penale al minore è affidato pertanto ad organi diversi da quelli del processo ordinario. Lo svolgimento dello stesso segue le regole generali del processo ordinario con alcune peculiarità indicate nel D.P.R 448/1988
Mattia Arleo ha intervistato la Dott.ssa Anna Di Stasio, Magistrato della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma.
I podcast a cura dell’Azione Cattolica di Roma, riprendono e approfondiscono il tema dell’incontro di Dialoghi 2024-2025 “Non si finisce mai d’imparare. La povertà educativa e la comunità educante” con il racconto di esperienze concrete sul territorio della città e della diocesi.