Scuola di Formazione: a RaccontACI la voce dei ragazzi che hanno partecipato alla SFS del MSAC e del loro insegnante, Fabio Spinelli
A proposito di fine anno scolastico, Chiara Santomiero ha intervistato per la rubrica RaccontACI Fabio Spinelli, membro dell’équipe diocesana del Settore Adulti di AC e insegnante di religione in un liceo romano, sull’esperienza della scuola di formazione MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica), la SFS, che si è svolta a fine marzo. Fabio Spinelli ha infatti coinvolto undici studenti delle sue classi nel progetto: alcuni di essi, Livia, Dafne, Alessandro e Vittoria, hanno rilasciato per la rubrica una breve testimonianza in cui raccontano da cosa sono stati particolarmente colpiti nell’esperienza di fine marzo.
“L’idea di coinvolgere alcuni dei miei studenti nella SFS è nata perchè ho visto sui social del MSAC la pubblicità di questo appuntamento- dichiara Fabio Spinelli -e le offerte formative del MSAC arrivano molto direttamente al cuore degli studenti. Convincerli a partecipare non è stato semplice perché gli adolescenti spesso sono diffidenti verso gli adulti, soprattutto verso i professori. Per presentare l’iniziativa del MSAC, ho svolto quindi l’attività proposta dallo stesso MSAC per diffondere l’evento. Gli studenti che hanno partecipato sono tornati carichi di entusiasmo e di idee sorte grazie al confronto con i compagni di tutta Italia. Spero si possa lentamente avviare nei licei romani un discorso di movimenti studenti di AC e non solo che possano portare una maggiore testimonianza cristiana nel mondo della scuola”.
“Mi è piaciuto partecipare alla SFS perché mi sono finalmente sentita parte del nostro mondo e della nostra società e ho conosciuto meglio il mondo che ci circonda” afferma Livia, una degli undici studenti delle classi di Fabio Spinelli. “Io sono un’educatrice ACR, ma non conoscevo bene il mondo di MSAC: in futuro vorrei approfondire maggiormente perché ho imparato alcune cose in modo più interessante del solito” aggiunge Dafne. Prosegue Alessandro: “E’ stata un’esperienza interessante sotto molti punti di vista e devo dire che mi sono anche divertito: guardando gli altri penso di non essere stato il solo. Ciò che mi porto è l’aver visto studenti da tutta Italia così uniti. E’ un’esperienza che consiglio a tutti”. E conclude Vittoria: “Mi ha fatto sentire parte di un tutto il fatto che eravamo lì per imparare qualcosa di nuovo”.