Relazioni di fraternità: a RaccontACI parliamo del secondo incontro del ciclo “Dialoghi”
Si è svolto il 10 gennaio 2022 dalle 18.30 alle 20.00 sulla pagina youtube dell’AC di Roma il secondo incontro del ciclo “Dialoghi”, l’iniziativa promossa dall’AC diocesana e dall’Istituto Toniolo avviata a dicembre 2021 che mette al centro il tema della relazione come strumento di crescita, sinodalità e partecipazione. L’appuntamento, intitolato “Riannodare le relazioni. Parole chiave e strumenti”, ha ospitato, tra gli altri, l’intervento di Stella Morra, docente di teologia presso l’Università Gregoriana e già Consigliere nazionale di AC, che Chiara Santomiero ha intervistato per la prima puntata del 2022 di RaccontACI.
Relazioni tra lontano/vicino
“Il tempo del Covid è rivelatorio anche nel campo delle relazioni-inizia la prof.ssa Morra -Ci ha smascherati, mettendo a nudo il nostro bisogno, il nostro desiderio, la nostra necessità di relazioni e la difficoltà che tutti abbiamo sperimentato sentendoci limitati nel vivere la relazionalità, la socialità da inizio pandemia e vedendo gli altri come potenziale pericolo”. “Inoltre- prosegue -questi due anni di Covid ci hanno resi maggiormente consapevoli del fatto che tutto ciò che siamo e facciamo condiziona le vite altrui ed è per loro decisivo: salvarsi insieme, ora, non è più un’utopia. Cercare di sconfiggere questa malattia è stato ed è un’esperienza concreta e reale di fraternità, in tutto e per tutto: viviamo ogni giorno, in tutti i contesti, il rischio e la fatica che l’essere fratelli comporta, proprio come accade nei capitoli delle Scritture che raccontano le vicende, spesso movimentate, di fratelli”.
Relazioni tra fratelli
“Relazionarsi, e in particolare la relazione tra fratelli, è il dato di realtà con cui facciamo i conti nel tempo della pandemia– riprende Stella Morra -Il modello di relazione a cui dobbiamo tendere in questi anni di nuove sfide non è quello della concorrenza e della lotta per rubare il posto agli altri, che è solo uno dei livelli della relazione tra fratelli, bensì quello della comprensione del fatto che c’è spazio per tutti nella casa del Padre. Le relazioni fraterne che guardano a Gesù risorto sono quelle capaci di guarire, di superare differenze e incomprensioni”.
La relazione implica l’ascolto
La sfida e la conversione alle relazioni improntate sulla fraternità insegnata dal Maestro fanno parte anche del cammino sinodale in cui la Chiesa, in questo periodo, è particolarmente impegnata: “Centrale, in tutte le relazioni, è l’ascolto: struttura portante del percorso sinodale, dunque, deve essere l’ascolto di tutti perché solo così la Chiesa può essere totalmente fedele al Signore– conclude Stella Morra -Vivere nella dimensione dell’ascolto del fratello è cercare di capire qualcosa di nuovo su me stesso: è riconoscere di essere così poveri da aver bisogno di ciò che l’altro dice di me e trasmette a me. Ascoltarsi tra fratelli non è un gesto opzionale: è sentire e accogliere la sua e la mia storia”.